SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITA', AMBIENTE E SICUREZZA

Anno accademico 2021/2022 - 3° anno
Docente: Agata Matarazzo
Crediti: 9
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 165 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre:
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Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):

Il percorso formativo del corso, progettato in collaborazione con i docenti delle altre discipline dell’area, mira all'acquisizione dei principi teorici concernenti i modelli di gestione delle certificazioni volontarie adottabili dalle aziende presenti sul territorio, indipendentemente dalla dimensione e dal processo produttivo. In particolare dapprima in modo separato vengono analizzate le certificazioni volontarie della qualità, sicurezza, etica ed ambientale, per poi unificare le variabili lungo un percorso che mira alla gestione integrata volontaria. Accanto alle indispensabili nozioni teoriche, opportunamente formalizzate, si intendono trasferire anche adeguate competenze professionali, sia per approfondire le tematiche trattate da un punto di vista operativo, sia a completamento del percorso formativo, al fine di fornire anche le conoscenze necessarie per poter applicare opportunamente nel mondo del lavoro i metodi e le tecniche studiati (saper valutare, confrontare, decidere, operare). Per raggiungere tali obiettivi, si utilizzano anche durante le lezioni frontali attrezzature e metodologie didattiche opportune, quali slides, e casi studio in aziende pubbliche e private, di prodotto e di servizio, ecc.

Tutto il percorso formativo della disciplina è orientato a coniugare metodologie didattiche che mirano a sviluppare sia la capacità induttiva che il processo logico-deduttivo degli studenti. La verifica dell'apprendimento non è concentrata solamente nella fase conclusiva del corso, in sede di esami orali; durante l'intero percorso formativo si effettuerà un controllo accurato e continuo della comprensione e dell'effettiva acquisizione da parte degli studenti delle conoscenze via via trasmesse, stimolandone una proficua ed attiva partecipazione.

2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Particolare attenzione è rivolta anche all’attività operativa dei futuri laureati, i quali sono chiamati ad affrontare nella professione le problematiche prima richiamate, spesso in differenti contesti, anche trasversali ed interdisciplinari. A tal fine, il docente utilizza una metodologia didattica ampiamente orientata anche all'acquisizione operativa ("saper fare") degli strumenti analitici e concettuali proposti durante l’insegnamento della disciplina, mirando allo sviluppo di una capacità critica dello studente nei confronti delle tematiche trattate, in un continuo processo di interazione di analisi - sintesi, anche presentando in aula opportuni casi aziendali reali, portati avanti negli anni precedenti. Fornire le fondamentali nozioni teoriche e le principali applicazioni operative delle normative internazionali di riferimento in tema di gestione volontaria delle singole variabili qualità, conoscenza delle norme internazionali in materia di certificazione volontaria, iter di certificazione volontaria, analisi dei vantaggi e dei costi, presentazione dei casi studi con modalità pratiche di attuazione delle normative di riferimento. Descrivere la qualità dei servizi e proprio peculiarità; utilizzo degli strumenti statistici di controllo della qualità; utilizzo degli strumenti manageriali di controllo della qualità. Analizzare la qualità nel sistema agroalimentare. Fornire le fondamentali nozioni teoriche e le principali applicazioni operative delle normative nazionali cogenti in tema di prevenzione del rischio di incidente nei luoghi di lavoro; conoscere e saper applicare le normative internazionali di riferimento in tema di gestione volontaria della sicurezza. Analizzare costi e vantaggi derivanti da implementazione della gestione della sicurezza in azienda. Far acquisire le principali nozioni teoriche e le principali applicazioni operative delle normative internazionali di riferimento in tema di gestione volontari della qualità ambientale. Fornire le fondamentali nozioni teoriche dei microinquinanti nei diversi comparti, acqua, aria, suolo; conoscere le tecniche di gestione dei rifiuti; dare completa conoscenza allo studente delle norme internazionali in materia di certificazione volontaria, iter di certificazione volontaria, analisi dei vantaggi e dei costi, presentazione dei casi studi con modalità pratiche di attuazione delle normative di riferimento.

3. Autonomia di giudizio (making judgements): Lo sviluppo di un'autonoma capacità critica nel contesto delle tematiche trattate è uno dei principali obiettivi formativi dell’insegnamento. Una buona acquisizione delle conoscenze teoriche e delle capacità operative previste nel programma dell’insegnamento non è sufficiente ad una completa formazione dello studente, se tale preparazione non è accompagnata dall'acquisizione di un'approfondita, autonoma, socialmente e moralmente responsabile capacità di valutazione, di impostazione e di risoluzione di un problema. Durante il corso, pertanto, lo studente è anche addestrato e stimolato alla ricerca delle fonti informative pratiche e facilmente recuperabili, ad un’analisi critica sulla loro attendibilità e significatività, per un loro appropriato e consapevole utilizzo nella realtà operativa.

4. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente è messo in condizioni di relazionarsi e di trasferire a terzi, anche non specialisti, con chiarezza espositiva, precisione, padronanza di espressione e linguaggio tecnico appropriato, informazioni, analisi, giudizi di valore, progetti e proposte operative concernenti le problematiche ambientali, aziendali e di etica, che la precipua attività lavorativa porterà ad affrontare, sapendone esporre anche le motivazioni e le ipotesi adottate. A tal fine, accanto ad un’appropriata conoscenza teorica delle normative volontarie di riferimento, è indispensabile acquisire una capacità di applicazione operativa degli strumenti legislativi a disposizione. Lo studente è continuamente sollecitato ad esporre verbalmente e formalmente il proprio pensiero con adeguate argomentazioni e tecniche, a redigere documenti in forma scritta, a predisporre presentazioni, individualmente ed in gruppo, a discutere quanto presentato in aula, per stimolare una proficua interazione anche sul piano della comunicazione. La prova finale costituisce un'ulteriore momento di approfondimento e di verifica delle diverse capacità di comunicazione effettivamente raggiunte dallo studente.

5. Capacità di apprendimento (learning skills): Si forniscono agli studenti sin dall’inizio delle lezioni opportuni suggerimenti e stimoli per una partecipazione quanto più attiva possibile all'intero processo formativo e per un miglioramento del metodo di studio individuale, ai fini di un più efficace apprendimento della disciplina, che presenta precipue caratteristiche in termini di apprendimento, mediante un appropriato processo induttivo - deduttivo. Il docente verifica continuamente, argomento per argomento, se la trasmissione delle conoscenze avviene efficacemente, rivedendo eventualmente anche nel corso dell’anno il metodo di insegnamento, per meglio adeguarlo al raggiungimento concreto di questo importante obiettivo, tenendo anche conto della effettiva composizione dell’aula. In tale contesto, la verifica mediante esame di profitto è un naturale e coerente corollario del processo di apprendimento, che viene costantemente monitorato e migliorato, anche per evitare un traumatico approccio alle prove di esame.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

lezioni frontali con slides proiettate dal docente; il contenuto delle slides rispecchia il contenuto dei moduo oggetto di esame finale; il docente spieghera' durante il ciclo di lezioni il metodo di studio consigliato per affrontare al meglio l'esae finale; le parole chiavi ed i termini tecnoci verranno esplicitamente spiegati al fine di facilitare l'esame finale


Prerequisiti richiesti

Pur non essendo previsto alcun pre-requisito formale, la consocenza dei contenuti della discipline di management sono ritenute comunque molto utili per meglio comprendere gli obiettivi del corso. In particolare, dal docente in aula all'inizio delle lezioni verranno riprese le Conoscenza delle tematiche trattate nel corso di microeconomia inerenti la definizione di costi e curva funzione di produzione; conoscenza di problematiche ambientali e di processi produttivi atti a internalizzare politiche di sviluppo sostenibile; approccio alla leadership aziendale; conoscenze di base di economia aziendale inerenti la formazione del personale, la gestione della sicurezza in azienda, la soddisfazione del cliente


Frequenza lezioni

La frequenza delle lezioni non è obbligatoria; il docente tuttavia invita gli studenti ad una frequenza attiva durante il ciclo di lezioni proposto; per gli studenti che otterano una percentuale concordata di almeno 80 % delle lezioni sono previsti colloqui in itinere scritti / orali ad ogni fine del modulo, in modo da affrontare l’esame immediatamente dopo la fine delle lezioni inerente argomento oggetto del colloquio


Contenuti del corso

I MODULO- 1 PARTE (3 CFU)

Descrizione del programma. Titolo del modulo: Gestione volontaria della qualità

L'evoluzione del concerto di qualità secondo la normativa ISO*: la qualità dei prodotti; dal CWQC al TQM; la Qualità Totale: la qualità secondo le norme ISO 9000/94, ISO 9000/2000*, ISO 9000/2008, ISO 9001/2015. Gli attori della certificazione. La certificazione dei prodotti e del sistema aziendale, Iter di certificazione*, enti di normazione, enti di accreditamento; presentazione del manuale di qualità. Procedure operative e procedure gestionali; La piramide di qualità. La qualità dei servizi; gli scostamenti; definizione di soddisfazione del cliente; Gli strumenti statistici di controllo di qualità* carte di controllo, istogramma, analisi di Pareto, diagramma d stratificazione; . Gli strumenti manageriali di controllo di qualità*, diagramma a frecce, diagramma ad albero, albero degli errori; Igiene e sicurezza nei sistemi agroalimentari; il sistema HACCP*; iter di certificazione; fasi di implementazione*; confronto fra ISO 9000 e HACCP; ISO 22000 sulla igiene e sicurezza agroalimnetare; standard internazionali BRC e IFS per la distribuzione

Credito parziale attribuito: 3 CFU

II MODULO - 2 PARTE (3 CFU)

Descrizione del programma. Titolo del modulo: i sistemi di gestione ambientali

Lo sviluppo sostenibile; i limiti dello sviluppo; definizione di inquinamento biologico e chimico; L'evoluzione del concerto di inquinamento ambientale dal punto di vista chimico ed economico; inquinanti atmosferici*, fra cui SOx, CO2, NO2, PM10*; la qualità delle risorse idriche, indice COD e BOD; definizione di rifiuto; tecniche di gestione di rifiuto*, fra cui termovalorizzazione e discarica*; inquinamento da cause agricole; inquinamento elettromagnetico; gli strumenti cogenti di politica ambientale; le norme command and control*; strumenti economici e finanziari in tema di politica ambientale; tasse ambientali; emission trading; creazione di borse artificiali; la gestione ambientale volontaria secondo la normativa internazionale ISO 14001/2004*, Iter di Certificazione volontaria*, strumenti di politica ambientale, costi e benefici ambientali*, documenti necessari per la certificazione di qualità ambientale, regolamento comunitario EMAS*, evoluzione di EMAS 2 ed EMAS 3; dichiarazione ambientale; strumenti della green economy; economia circolare

Credito parziale attribuito: 3 CF

 

III MODULO - 3 PARTE (3 CFU)

Descrizione del programma. Titolo del modulo: Gestione volontaria della sicurezza e dell’etica aziendale.

Problematiche inerenti la gestione della sicurezza in azienda, le normative cogenti in tema di gestione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, Dlgs 626/2004*; testo unico sulla sicurezza; le normative antincendio, i sistemi di sicurezza e di prevenzione del rischio di incidente nei luoghi di lavoro*; le norme volontarie internazionali in tema di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro; norme serie OHSAS 18001*; la nuova norma ISO 45001, i 10 punti del High Level Structure, il manuale di sicurezza*, i documenti necessari per la certificazione del sistema integrato; la responsabilità sociale di impresa, principi di etica aziendale*; retribuzione minima; età minima di avviamento al lavoro; le normative internazionali SA 8000*, stato di Applicant*, dati e diffusione del sistema, vantaggi e costi della certificazione della sicurezza in azienda, I Sistemi di gestione integrata, documenti ed iter di certificazione.

Credito parziale attribuito: 3 CFU



Testi di riferimento

1. Del Signore Antonella, canfora maurizio, la gestione della qualità, Franco angeli editore, 2010;

2. Faragia domenico,QUALITA' PER COMPETERE,Approcci, modelòli e misure per il successo durevole delle organizzazioni e per facilitare la transizione alla ISO 9001:2015, franco Angeli editore, 2016;

3. Roberta Salomone - Maria Teresa Clasadonte - Maria Proto - Andrea Raggi (A cura di ), Product-Oriented Environmental Management Systems (POEMS),, Springer, 2013;

4. PAVLETIC LUCA, NUOVE NORME SUI SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITA' (UNI EN ISO 9011:2015) E AMBIENTE, Approccio metodologico al cambiamento

5. Dario Grisot, La gestione della qualità. Capire e applicare la norma ISO 9001, LA FELTRINELLI,2011

6. Clasadonte M T, Giacchi L, Matarazzo A (2012). Indicatori di sostenibilità ambientale per il miglioramento dei servizi turisticio Indagine sulla città di Siracusa, Roma:ARACNE editrice S.r.l.;

7. CLASADONTE M, MATARAZZO A, SABBIA A, BRUNO B.V (2005). Linee guida di contabilità ambientale degli enti territoriali. Il Comune di Catania, CATANIA:Tipolito Gullotta;

8. AREZZO C.- DAMICO R.- RANDONE S. (2008) A CURA DI. La Responsabilità Sociale oltre l’impresa, MILANO:FrancoAngeli;

9 . Giuliano Dall'O', Green energy audit. Manuale operativo per la diagnosi energetica e ambientale degli edifici, Edizioni Ambiente, 2011:

10. Croce Beppe, Ciafani Stefano, Lazzeri Luca, BIOECONOMIA, LA CHIMICA VERDE E LA RINASCITA DI UN'ECCELLENZA ITALIANA, Hoepli, 2015



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Introduzione al corso Primo modulo: i sistemi di gestione della qualità; definizione di qualità; la norma ISO 8204/1992; evoluzione dl concetto della qualità; standard artigianali; controllo statistico della qualita’; ispezione e collaudo1. Del Signore Antonella, canfora maurizio, la gestione della qualità, Franco angeli editore, 2010; 2. Faragia domenico,QUALITA' PER COMPETERE,Approcci, modelòli e misure per il successo durevole delle organizzazioni e per facilitare la transizione alla  
2Garanzia della qualità Assicurazione della qualità; Company Wide Quality control; Total quality management; fidelizzazione del cliente; Zero Defects Policy; CICLO Plan, Do, Check, ACT 
3Definizione di norma e di standard; definizione di specifica tecnica;I sistemi di gestione volontaria della qualità; evoluzione della normativa di riferimento; ISO 9001/1987; standard ISO 9004/1994: documenti, manuale, struttura della norma 
4Nome ISO 9000/2000; la Vision 2000; otto punti del manuale; gestione delle risorse tecniche ed umane; leadership aziendale; procedure gestionali ed operative; la piramide della qualità 
5Nome ISO 9000/2008; la revisione della norma; differenze strutturali e terminologiche; la norma ISO 9001/2015; i dieci punti del manuale; istruzioni operative; diffusione e vantaggi1. Del Signore Antonella, canfora maurizio, la gestione della qualità, Franco angeli editore, 2010; 2. Faragia domenico,QUALITA' PER COMPETERE,Approcci, modelòli e misure per il successo durevole delle organizzazioni e per facilitare la transizione alla  
6Iter di certificazione; enti di normazione; enti di certificazione; domanda di certificazione; accreditamento del sistema; non conformità di sistema4. PAVLETIC LUCA, NUOVE NORME SUI SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITA' (UNI EN ISO 9011:2015) E AMBIENTE, Approccio metodologico al cambiamento 5. Dario Grisot, La gestione della qualità. Capire e applicare la norma ISO 9001, LA FELTRINELLI,201 
7La qualità dei servizi: caratteristiche e peculiarità; deperibilità e non conservazione dell’output; customer satisfaction analysis; gap fra servizio reso e servizio atteso 
8I costi della qualità; costi del non controllo; costi di gestione; costi di errata valutazione; costi preliminari; gold in mine; costi secondo Jurang; costi di errore interno ed errore esterno 
9La qualità nelle filiere agroalimentari; il sistema cogente di controllo ; la normativa HACCP; HACCP TEAM; Critical control points; concetto di filiera e di attori in sistemi agroalimenari; standard BRC e IFS 
10Sistema di Tracciabilità e rintracciabilità di un alimento; linee guida per igiene alimentare; il manuale di HACCP; il sistema biologico di produzione; disciplinare di produzione; marchi IGP e DOP; ISO 22000 
11Secondo modulo: la gestione della variabile ambientale; definizione di etica ambientale; rapporto fra ecologia ed economia; catena trofica; ciclo economico aperto e chiuso Roberta Salomone - Maria Teresa Clasadonte - Maria Proto - Andrea Raggi (A cura di ), Product-Oriented Environmental Management Systems (POEMS),, Springer, 2013; 
12Inquinamento nella teoria economia; inquinamento biologico; definizione di PIL e ISEW; definizione di sviluppo sostenibile; sostenibilità forte e debole; relazione fra teoria tecnocentrica ed ecocentrica 
13Principali inquinanti atmosferici; SOX, NOX, CO2, CFC, Ozono; effetto serra, piogge acide; definizione di combustione; colonna topping; piombo in atmosfera; IPA; PM10 
14Principali inquinanti nelle risorse idriche: COD, BOD, Metalli pesanti; cause termiche, biologiche, chimiche; eutrofizzazione delle acque 
15La gestione dei rifiuti: definizione di rifiuto; normativa di riferimento; strategie di gestione dei rifiuti; rifiuti speciali e tossici; RSU CLASADONTE M, MATARAZZO A, SABBIA A, BRUNO B.V (2005). Linee guida di contabilità ambientale degli enti territoriali. Il Comune di Catania, CATANIA:Tipolito Gullotta; 
16Le tecniche di smaltimento dei rifiuti; incenerimento; compostaggio; termovalorizzazione; discarica controllata; fenomeno NIMBY; caso studio i Rifiuti Apparecchiature elettriche ed elettroniche 
17Gestione dei suoli; inquinamento ed erosione dei suoli; inquinamento da fonti agricole; definizione di parchi; norme su aree protette 
18 I sistemi di gestione ambientale; norme ISO 14001/2004 e 2015; iter di certificazione ISO14001; manuale di politica ambientale 
19le tasse ambientali; Regolamento Comunitario EMAS; logo; dichiarazione ambientale; sistema di politica ambientale; evoluzione verso EMAS 2 e 3; incentivi economici alle aziende 
20Strumenti di Contabilità ambientale; norme ISO 14040, unità funzionale; inventario delle emissioni; il logo Ecolabel 
21Terzo modulo: la gestione della variabile sicurezza negli ambienti di lavoro; definizione di incidente; definizione di rischio; ambiente lavorativo; igiene e sicurezza nei luoghi di lavoroAREZZO C.- DAMICO R.- RANDONE S. (2008) A CURA DI. La Responsabilità Sociale oltre l’impresa, MILANO:FrancoAngeli; 
22La normativa cogente sulla sicurezza in Italia; dlgs 626/94; testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; la scheda di sicurezza; infortunio e malattia professionale 
23normativa Seveso; definizione di rischio di incidente rilevante; diverse classi di rischio; strumenti di finanziamento del rischio di incidente; effetto domino; risk management system 
24Le norme di carattere volontario in tema di sicurezza del lavoratore; norma BS 8800; standard OHSAS 18001/1999; definizione di incidente e malattia professionale; manuale di politica della sicurezza 
25Struttura della OHSAS 18001/1999; applicazione della ruota di deming; documenti e atti di controllo; monitoraggio del rischio di incidente in azienda 
26Iter di certificazione norma OHSAS 18001, novita’ operative sul manuale di sicurezza;; miglioramento continuo; diffusione e vantaggi della diffusione della certificazione volontaria del sistema; UNI EN ISO 45001; dieci piunti del High Level structure 
27L’etica sociale in azienda; la norma Social Accountability 8000; i 9 punti della norma; stato di applicant; retribuzione minima del lavoratore; iter di certificazione; diffusione 
28Definizione di sistemi di gestione integrata qualità ambiente e sicurezza; normative ISO 9001, ISO14001; OHSAS 18001, SA 8000; confronti, vantaggi gestionali; documenti in comune; differenza di approcci gestionali 
29integrabilita' documentale, piramide integrata, il manuale intagrato, politica e gestione aziendale integrata, vantaggi e complessità documentale 
30presentazione di casi studi aziendali in cui si mostrano le politiche proattive di aziende siciliane che applicano i sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza studiati 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Sono previsti esami orali con circa tre domande per ogni modulo; le date degli esami rispettano il calendario didattico; non sono previsti prolungamenti


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

1 definizione di qualità; piramide di qualità; il manuale di qualità; iter di certificazione della qualità; le norme di gestione della qualità; strumenti statistici di controllo della qualità aziendale; a qualità dei servizi; strumenti manageriali per il controllo della qualità in azienda; il sistema HACCP nelle aziende agroalimentari

2. definizione di rischio; le norme cogenti in tema di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro; dlgs 626/94; le norme volontarie in tema di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro; norme OHSAS 18001; la norma SA8000; definizione di etica aziendale; rischio di incendio nelle aziende; strumenti di prevenzione del rischio di incidente nei luoghi di lavoro; il manuale di sicurezza.

3. definizione di inquinamento nella teoria economia; effetto serra; PM10; il buco dell’ozono; eutrofizzazione delle acque; la termovalorizzazione dei rifiuti; stru,menti di poilitica ambientale; tipologie di standard; le norme ISO 14000; iter di certificazione della qualità ambientale in azienda; il bilancio ambientale; l’ ecolabel; il regolamento EMAS; i prinicipi della economia cicolare.

si sottolinea come queste rappresentano solo alcuni esempi di domande che il docente puo' porre agli studentiS