MODELLI E PREVISIONI DELLA POPOLAZIONE

Anno accademico 2016/2017 - 1° anno
Docente: Anna Maria Altavilla
Crediti: 9
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 165 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre:
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Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il percorso formativo del Corso mira a fornire la conoscenza degli strumenti metodologici necessari per leggere ed interpretare i fenomeni demografici e per analizzare le principali caratteristiche strutturali e dinamiche delle popolazioni umane. Si propone, inoltre, di presentare i principali modelli demografici e alcune importanti metodologie sviluppate per effettuare previsioni e proiezioni di una popolazione con l’obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti necessari per valutare l’impatto dell’evoluzione dei fenomeni demografici sulle modifiche della struttura per età e sesso della popolazione e, viceversa, per valutare l’influenza che i cambiamenti di struttura producono a medio e lungo termine sulle componenti della dinamica demografica. Durante l'intero percorso formativo, allo scopo di verificare l'effettiva acquisizione delle conoscenze teoriche trasmesse ("sapere") mediante le lezioni frontali, sono stimolati continui interventi e riflessioni da parte degli studenti.

2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il percorso formativo è orientato anche all'acquisizione delle capacità operative ("saper fare") da parte degli studenti. A tal fine si considera strumento idoneo lo sviluppo in aula di calcoli formali e la discussione critica degli assetti futuri di una popolazione ottenuti partendo da specifiche ipotesi o analizzando i trend passati di mortalità , fecondità e migratorietà .
Per raggiungere tali obiettivi, si ritiene indispensabile utilizzare durante le lezioni frontali attrezzature e metodologie didattiche opportune, quali l’uso di fogli di calcolo, strumenti multimediali, data base demografici , ecc.
Durante l'intero percorso formativo, per verificare l'effettiva acquisizione delle conoscenze teoriche e delle capacità operative, sono proposti e discussi con gli studenti elaborati realizzati con queste specifiche finalità.

3. Autonomia di giudizio (making judgements)
L’acquisizione di un'autonoma capacità di realizzare adeguati modelli di previsione nei diversi campi di applicazione è uno dei principali obiettivi formativi dell’insegnamento .che, inserito in un corso di laurea magistrale, mira a fornire le competenze non soltanto per un uso strumentale delle conoscenze demografiche ma anche per un loro utilizzo di tipo strategico. Il Corso mira, cioè, a stimolare negli studenti la capacità di identificare l’insorgere o l’evolversi delle principali problematiche di natura demografico-sociale, anche con riferimento alle sollecitazioni provenienti da nuovi orientamenti ideologici o culturali, e a valutarne le possibili conseguenze A tale scopo è orientata la continua interazione fra docente e studenti stimolati non soltanto a un’attiva partecipazione nella definizione degli aspetti teorici e pratici alla base dei modelli di proiezione, ma stimolati altresì, sulla base di quanto osservato nel passato o di ragionevoli aspettative per il futuro, a identificare i possibili scenari demografici e a valutarne l’impatto su eventuali variazioni di livello o di forma dei processi economici, sociali e demografici stessi.

4. Abilità comunicative (communication skills)
Lo studente è stimolato fin dalle prime lezioni sia a curare con precisione le assunzioni e gli sviluppi formali dei metodi studiati, sia ad appropriarsi del linguaggio tecnico proprio della disciplina, allo scopo di metterlo in condizione di acquisire non soltanto piena comprensione della disciplina, ma anche di poterne trasmettere ad altri i principi, i contenuti e le possibilità applicative con chiarezza e correttezza di linguaggio. A tal fine, durante l’analisi dei problemi concreti presentati in aula, lo studente è spesso invitato a discutere, utilizzando il linguaggio appropriato, quanto sviluppato, nel tentativo di stimolare anche le sue abilità sul piano della comunicazione. La verifica finale delle abilità comunicative effettivamente raggiunte dallo studente è effettuata mediante la prova finale orale durante la quale si chiede allo studente di esporre con linguaggio tecnico i temi proposti.

5. Capacità di apprendimento (learning skills)
ate le precipue caratteristiche di apprendimento della disciplina, nelle prime lezioni sono forniti allo studente numerosi suggerimenti e consigli necessari per affrontare con un appropriato processo induttivo-deduttivo lo studio dei metodi proposti e ottenere in tal modo un adeguato apprendimento della disciplina. I suggerimenti sono forniti durante tutto il percorso formativo con l’attivazione da parte del docente di un continuo processo d’interazione con lo studente il quale è sollecitato a intervenire sia durante la spiegazione dei metodi sia nel momento della loro applicazione alle realtà analizzate. L’interazione è utile non soltanto allo studente, ma anche al docente che, in base alle domande e ai dubbi posti dallo studente, è indotto a riflettere sul grado di apprendimento raggiunto dallo studente e sull’opportunità di integrare con diverse metodologie le modalità di insegnamento.


Prerequisiti richiesti

Conoscenza di Excel


Frequenza lezioni

60 ore di lezioni frontali (di norma obbligatorie)


Contenuti del corso

Argomenti

Rif. Testo

Lezioni

*1

Definizione e campo di studio della Demografia - Le fasi della ricerca demografica – L’analisi demografica -Le fonti demografiche- Le osservazioni continue, istantanee, seguite, retrospettive-La teoria della transizione demografica

Richiami di calcolo delle probabilità.- L’analisi longitudinale e trasversale in Demografia- Lo schema di Lexis

L’approccio longitudinale nello studio della mortalità - La tavola di mortalità per generazione e le sue funzioni

La tavole di nuzialità per generazione: costruzione

della tavola e sue principali funzioni - Tabella di

fecondità e sue grandezze-Tasso lordo di riproduzione

Interferenza fra fenomeni demografici. - Tasso netto di riproduzione.- Descrizione dei fenomeni in alcune coorti

Testo 1: capp. 1-5

Lezione 1

Lezione 2

Lezione 3

Lezione 4

Lezione 5

Lezione 6

Lezione 7

Lezione 8

Lezione 9

Lezione 10

*2

L’approccio trasversale nello studio dei fenomeni demografici -I quozienti generici-I quozienti specifici per età- Quozienti di 1°e 2° categoria – Quozienti tra compleanni e per generazioni- Quozienti riferiti all’ammontare iniziale

 

Probabilità ed osservazione continua completa-

Relazione fra quozienti di 1° categoria e probabilità

Relazione fra quozienti di 2° categoria e gli eventi

delle tavole

Somma dei quozienti di 2° categoria e somma degli eventi ridotti- Scomposizione degli eventi in andamento temporale ed intensità –

Relazioni fra somma degli eventi ridotti, andamento

temporale ed intensità dei fenomeni demografici in una generazione

Metodi di standardizzazione: il metodo diretto o della

popolazione tipo

Il metodo indiretto o del quoziente tipo

La mortalità infantile: vari metodi di calcolo- Lo schema di Bourgeois-Pichat

Tavola di mortalità per anno di calendario: vari metodi

di costruzione- Le tavole di Reed e Merell- Le tavole di mortalità tipo

Le misure della fecondità per anno di calendario -

Testo 1: capp. 6 e7

Testo 1: capp. 8, 9, 11

 

Lezione 11

Lezione 12

Lezione 13

Lezione 14

Lezione 15

Lezione 16

Lezione 17

Lezione 18

Lezione 19

Lezione 20

Lezione 21

*3

I tassi di struttura-Effetto età ed effetto generazione

Piramide delle età: concetti teorici

Costruzione con Excel della piramide delle età

Costruzione con Excel di piramidi sovrapposte

 

Indici d’invecchiamento della popolazione (Indice di dipendenza; di struttura della popolazione attiva; di ricambio della popolazione in età attiva)

Calcolo con Excel degli indicatori di struttura sviluppati

 

 

Testo 1: cap.13

Lezione 22

Lezione 23

Lezione 24

Lezione 25

 

 

Lezione 26

Lezione 27

 

 

*4.

Tasso d’incremento della popolazione- Modelli sintetici di evoluzione di una popolazione (aritmetico -geometrico-esponenziale)

Il modello logistico- adattamento e analisi dei parametri

 

I modelli analitici di evoluzione di una popolazione- Schema di genesi di una popolazione

Il modello della popolazione stazionaria

Il modello della popolazione stabile-

Il modello della popolazione quasi stabile

Il tasso netto di riproduzione in una popolazione stabile e a mortalità variabile

 

 

 

 

Testo 1: cap 14

 

 

 

Lezione 28

Lezione 29

 

 

 

Lezione 30

Lezione 31

Lezione 32

Lezione 33

Lezione 34

 

 

 

*5

Previsioni e proiezioni di una popolazione-

Previsioni sintetiche e analitiche

Il metodo cohort- component per la previsione

della componente naturale - Analisi coorte-periodo

 

Differenze fra probabilità classiche e probabilità prospettive di morte-

 

Calcolo delle probabilità prospettive di morte per le classi d’età annuali

Calcolo delle probabilità prospettive di morte per le classi d’età quinquennali

Calcolo delle probabilità prospettive di morte per la classe d’età zero e per le età finali

 

 

Applicazione delle probabilità prospettive di morte nelle proiezioni per classi annuali d’età

Applicazione delle probabilità prospettive di morte nelle proiezioni per classi quinquennali d’età

 

Calcolo e proiezioni delle nascite per classi d’età annuali

Calcolo e proiezioni delle nascite per classi d’età quinquennali

 

Lo scaling factor applicato alle probabilità prospettive di morte

Applicazione dello scaling ai quozienti di fecondità

 

Proiezione di una popolazione distinta per classi d’età annuali mediante Excel (proiezione delle componenti naturali)

Proiezione di una popolazione distinta per classi d’età quinquennali mediante Excel (proiezione delle componenti naturali)

 

Le migrazioni internazionali- fonte dei dati e

ipotesi di evoluzione del fenomeno in Italia

I metodi sintetici per la previsione della componente migratoria

Il metodo cohort-component per la previsione della componente migratoria

 

Il modello uni regionale

Il pool-model

Il modello multi regionale

 

Il modello uni-regionale per le proiezioni della componente migratoria( classi d’età annuali )

Il modello uni-regionale per le proiezioni della componente migratoria( classi d’età quinquennali )

 

Modelli per previsioni di popolazioni locali:

il modello Top-down

Il modello Bottom-up

Le previsioni top-down e il vettore legame

Esempi di applicazione del vettore legame

Testo 1: cap 15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lezione 35

Lezione 36

 

 

Lezione 37

 

 

 

Lezione 38

Lezione 39

Lezione 40

 

 

 

Lezione 41

Lezione 42

 

 

Lezione 43

Lezione 44

 

 

Lezione 45

Lezione 46

 

 

 

Lezione 47

Lezione 48

 

 

 

Lezione 49

Lezione 50

Lezione 51

 

 

 

Lezione 52

Lezione 53

Lezione 54

 

Lezione 55

Lezione 56

 

 

 

Lezione 57

Lezione 58

Lezione 59

Lezione 60

 

 

 


Testi di riferimento

  1. Pressat R. Analisi demografica, Etas, Milano, 1983

     

    Per approfondimenti sul tema dei modelli della popolazione:

  2. Caselli G.- Vallin J.- Wunsch G. (a cura) - Analisi demografica - Carocci, Roma, 2001, pagg.1-76

     

    Per approfondimenti sul tema delle previsioni:

  3. Terra Abrami V. – Le previsioni demografiche- Il Mulino, Bologna, 1998


Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

1 - Prova pratica mediante Excel
2 - Prova orale


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Saranno fatte domande su tutto il programma